Nei gruppi di lavoro, per motivi espliciti oppure inconsci del “campo istituzionale” (Correale 1991) spesso si presentano segnali di saturazione, di sofferenza del gruppo curante, di perdita della fiducia e del pensiero creativo. Inoltre vi sono dei fattori, non immediatamente visibili e trasparenti, che orientano le decisioni, la definizione degli obiettivi, la qualità dei rapporti, lo stato di benessere e la qualità del lavoro all’interno dell’organizzazione. La supervisione del gruppo di lavoro si propone la costruzione di uno spazio mentale condiviso al fine di sviluppare processi di legame, rappresentazioni e conoscenze. Infatti creare un’attività dinamica di gruppo (esperienziale o di supervisione) fa si che si possa rigenerare un campo di legame e di scambio nel quale elementi saturi o incistati possano emergere per rielaborarli e trasformarli ciò permette una miglior comprensione di quanto accade nel gruppo e permette di orientarsi verso interventi in grado di promuovere cambiamenti e una maggior qualità della vita all’interno dell’organizzazione.
A partire dalla discussione delle situazioni proposte dai partecipanti, si analizzano i problemi che emergono nei diversi contesti, per poi fornire strumenti e metodologie di intervento, che promuovano una maggiore capacità, sia di riconoscere le complessità organizzative, sia di gestire le dimensioni di gruppo.